Programmi Governativi Marco Polo e Turandot

I programmi di mobilità bilaterale “Marco Polo” e “Turandot” sono stati istituti il 2 ottobre 2006 attraverso lo “Scambio di Note Verbali” tra il Governo italiano e quello della Repubblica Popolare Cinese.

Tali progetti forniscono la possibilità agli studenti cinesi di ottenere il visto di ingresso in Italia per accedere alle Istituzioni appartenenti al sistema della formazione superiore italiano nei corsi di studio che prevedono un contingente per detti studenti, a condizione che frequentino preventivamente un corso di lingua italiana della durata di 10 o 11 mesi.

Il Convegno sui Programmi Governativi Marco Polo e Turandot, nati rispettivamente nel 2006 e 2009,  viene organizzato annualmente da Uni-Italia ed è rivolto alle istituzioni universitarie ed AFAM e agli enti di formazione linguistica interessate ai Progetti.

Grazie ai Programmi Marco Polo e Turandot gli studenti cinesi che non hanno alcuna conoscenza della lingua italiana possono ottenere un visto di studio, a condizione che risultino preiscritti a un corso universitario o AFAM e seguano obbligatoriamente, prima dell’immatricolazione, un corso di lingua italiana in Italia di 10 o 11 mesi.
I Programmi Marco Polo e Turandot sono un unicum nel panorama delle relazioni tra la Cina e gli altri paesi. Non esistono al momento programmi assimilabili che permettano flussi così alti di studenti cinesi.  Si stima che dal 2008 ad oggi siano arrivati circa 35.000 studenti cinesi unicamente grazie a questo canale.
Il Convegno si pone quindi l’obiettivo di analizzare i due programmi sotto diversi aspetti, allo scopo di esaminarne le criticità e individuare possibili soluzioni per migliorarne il funzionamento. Inoltre, raccoglie i contributi degli addetti ai lavori, in un momento di confronto alla presenza dei funzionari dei ministeri competenti (MAECI e MUR).
Questi documento di sintesi, raccolti negli anni, oltre a fornire i più recenti dati generali, cercano di riassumere le discussioni tra i vari attori dei due Programmi sulle questioni aperte e non risolte, nonché presentare le informazioni utili a tutte quelle istituzioni che hanno aderito di recente o intendono farlo nel prossimo futuro.
Le risultanze dei convegni, emerse dai dibattiti, vengono poi periodicamente riportate ai referenti istituzionali, in previsione della pubblicazione delle relative disposizioni Marco Polo e Turandot.

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